martedì 25 settembre 2012

Yom Kippur a Jaffa

Da un pò di tempo non aggiorno il blog, stò pian piano iniziando la ricerca tra problemi vari e ricerca di contatti per cercare di entrare a scuola anzichè dalla porta principale da quella di servizio...
Volevo velocemente raccontare quanto la giornata di ieri mi ha colpita. Ieri e oggi si celebra in Israele Yom Kippur, il giorno in cui si chiede perdono, in cui non si lavora, non si guida, si digiuna, non c'è televisione, i negozi sono chiusi. Essendo una città mista mi aspettavo che Jaffa non osservasse questa tradizione e che come lo shabbat a Gerusalemme, in cui tutti i negozi palestinesi sono aperti, non ci fosse in qualche modo un 'eco sulla quotidianità palestinese...Invece con mio grande stupore ieri Yefet (proprio sopra casa nostra, una delle arterie principali di Jaffa oltre a Jerusale Boulevard) era deserta: quasi tutti negozi chiusi, tutti i bambini per strada con biciclette, macchinine telecomandate, pattini e quant'altro. Specialmente dopo cena le macchine che abbiamo incrociato tornando da Tel Aviv erano davvero pochissime. Il clima anche era particolare, non solo i palestinesi "apparentemente" hanno seguito le tradizioni della festa, ma ne hanno fatto una loro festa in qualche modo, perchè non solo i bambini israeliani erano per strada in bici, ma anche i bambini palestinesi, e il povero Mustafa, uno dei nostri vicini che ha chiesto a Jonatan di sistemargli i freni della bici, sembrava davvero deluso all'idea di non poter uscire in bici con i suoi amici a causa dei freni. Tutto questo in un clima in cui ho scoperto che i laboratori artigianali vicino al porto sono spesso condivisi da palestinesi e israeliani e che tra gli israeliani non religiosi, come ad esempio il capo del nuovo lavoro di Jonatan, un falegname che lavora proprio in uno di questi laboratori, e i palestinesi più progressisti, non c'è poi questa grande differenza di mentalità. Come dice Padre Arturo, vederli insieme a fare le cose non è poi così raro, è vederli insieme a decidere che è quasi impossibile...

martedì 4 settembre 2012

Sempre più estremisti?

Ecco i fatti delle ulrime settimane, mentre l'estate sta finendo e a nord si respira aria di autunno con la piscina del kibbutz a orario ridotto e un ventolino fresco la sera, intanto nel west bank è ancora conflitto. Soprattutto nelle ultime settimane tutto gira intorno alle vendette di chi è solidale agli estremisti che avevano occupato un pezzo di terra una decina di anni fa creando l'insediamento illegale di "Migron" che il governo finalmente ha deciso di smantellare dopo i vari avvisi da parte della Corte suprema israeliana (decisnioni di questo tipo sono a dir poco rare!). Qui il link  che rinvia alla storia di Migron.

http://en.wikipedia.org/wiki/Migron,_Mateh_Binyamin

E cosi c'è chi si vendica e in cambio brucia le macchine dei palestinesi, l'articoo di haaretz qui sotto:
http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/burnt-vehicle-racist-slogans-found-in-west-bank-palestinian-neighborhood.premium-1.461439


A car vandalized in an anti-Arab attack in the West Bank village of Dura Al-Qarah, near Ramallah

Oppure dissacrando un monastero cristiano a Latron
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4277154,00.html  Che dire, questi gesti si commentano abbastanza da soli purtroppo....

The Latrun Monastery Photo: Ohad Zwigenberg