lunedì 25 giugno 2007

shob shob.....

Notizie dai territori. Stanotte mi sono svegliata di soprassalto sentendo degli spari ma qui è normale…..ieri ho rivisto Gerusalemme e sono riuscita ad andare anche alla spianata delle moschee, l’interno della moschea cosiddetta di Al Aqsa non è accessibile ma soltanto vedere l’esterno è davvero un’occasione unica!
Le mie interviste vanno avanti, domani ho un appuntamento per parlare con alcune studentesse delle scuole superiori. Di lavoro da fare ce n’è davvero tanto ma il caldo ferma tutto e tutti, in queste giornate nessuno si muove di casa o dal proprio ufficio. Io andando in piscina con le bambine sono riuscita a evadere per qualche ora dal caldo (shob in arabo) ma in compenso mi sono beccata le loro amiche che vedendomi come la turista del momento mi tempestavano di domande e volevano giocare con me!

venerdì 22 giugno 2007

marhaba!

Marhba,
qui è sempre più caldo. Ieri ho guardato le notizie alla Rai, sempre le stesse diatribe tra politici….è difficile scrivere solo di me, che sto bene, che mi sto adattando pian piano e imparo qualche parola di arabo ogni giorno ma parlare della “mia” famiglia non sarebbe corretto. Loro sono i miei interlocutori privilegiati e quel che mi danno lo porto stretto stretto con me perché è prezioso. Lunedì inizio con il corso d’italiano. Sarà interessante per me.

mercoledì 20 giugno 2007

arrivo a betlemme

Blog
L’altro ieri sono arrivata a Betlemme. La famiglia è molto carina , loro hanno 4 figli , 2 bambine e 2 bambini. Le bambine sono dolcissime e con i ragazzi piano piano sto sciogliendo il ghiaccio e la mia cucina mi da una grossa mano! Loro si prendono cura di me pur lasciandomi i miei spazi, si preoccupano se arrivo tardi e per ora non mi hanno mai lasciato uscire da sola anche se già ho una mappa mentale della città e tutti conoscono la famiglia.
Arrivare a Betlemme dopo due anni è stato emozionante, tante cose sono cambiate, non in meglio purtroppo però….. la porta è stata cambiata e i murales che avevo fotografato due anni fa ora sono rovinati. I tassisti davanti al check point che aspettano i turisti sono aumentati perciò presumo che l’economia non sia certo decollata…anche i racconti che ogni giorno mi fanno sono tragici e la conclusione è sempre NO PEACE IN THE LAND OF PEACE!
Non per questo bisogna pensare che tutto si fermi e che le persone non si diano da fare. Nonostante la confusione che il conflitto tra Hamas e Fatha sta creando a livello politico anche qui le associazioni continuano a lavorare per la libertà del popolo palestinese. Alberto per esempio (naturalmente non mi è possibile utilizzare i veri nomi delle persone che mi stanno aiutando per la mia ricerca e che conosco qui perché tutto è controllato) coordina un progetto che ha un finanziamento bassissimo ma continua a farlo nonostante tutto. Lui mi darà un grande aiuto per la mia ricerca.
È davvero difficile descrivere in due parole quello che sento da quando sono qui. Gli occhi che mi circondano quando cammino per strada mi osservano attentamente e pian piano (in arabo shuai shuai) provo ad immaginare che cosa possano pensare di me. Quello che io penso è che è bello ritrovare un posto familiare, alcuni odori e alcune canzoni, come quella dell’omino che vende il gas porta a porta, o come la voce del muezzin che chiama i fedeli alla preghiera, le ricordo come se fossi qui da sempre. Alcuni popoli ci sembrano così diversi da noi che quando scopri che anche loro cucinano le lasagne come le fai te rimani spiazzato! Ieri ho fatto gli spaghetti con una salsa improvvisata dato che alcuni ingredienti qui non si trovano e oggi ho fatto la mia classica torta allo yogurt (che chi legge sicuramente ha ben presente!) perciò mi sono già guadagnata la fama di buona cuoca! Ho visto il più grande dei ragazzi prendersene tre pezzi!
Domani andrò a visitare uno dei campi profughi proprio vicino al muro e inizierò a visionare i materiali per il mio corso d’italiano che terrò da lunedì prossimo nel centro dove lavora Alberto.
Tra poco arriva un insegnante della scuola media di una delle bambine che si è resa disponibile per fare un’intervista. Inizio il mio lavoro!!!!

domenica 17 giugno 2007

tel aviv

Sono arrivata ieri a Tel Aviv e sono in ostelloqui fino a domani.
Il viaggio e andato bene, ho conosciuto un tipo strano in aereo al quale ho naturalmente raccontato un sacco di balle dato che era israeliano....poi in aereoporto ho avuto un interrogatorio di venti minuti con la tipa che si consultava sempre con i colleghi sbirri per decidere se quello che gli dicevo gli garbava o dovevo stare li fino a notte fonda!
Sono arrivati a chiedermi cose tipo che lavoro fanno i miei genitori e come ho fatto a pagare il mio biglietto aereo se non lavoro, o come pensavo di fare la turista senza una guida o quanti soldi avevo, mostrare la mia carta di credito e vi risparmio il resto...
Gente strana gli israeliani. Naturalmente tutti dicono che e pericoloso andare a betlemme e che Tel Aviv e molto piu bella!
Qui si respira un aria strana. Alcuni scorci della citta sono occidente puro, una brutta copia del modello americano ma i lavori sono ancora in corso percio ci sono un sacco di case in restaurazione o in costruzione accanto agli hotel tipo l`Hilton o lo Sheraton o roba simile. La vecchia Jaffa invece e la parte storica di Tel Aviv percio alle cinque si sente il Muezzin che richiama i fedeli alla moschea e la classe modesta israeliana che cerca di venderti a tutti i costi un paio di sandali a sessanta scekel (12 euro) al mercato, parlando anche francese se nacassario!
Poi ce la Tel Aviv dei locali sulla spiaggia con gente che beve, balla e parla fino a notte fonda, anche se e shabbat e non si potrebbe. E poi ci sono i ragazzi che trovi la domenica in spiaggia, tutti fricchettoni pieni di tatuaggi, che fanno surf e si divertono. Non si vive in una dimensione di conflitto. Eccetto per il fatto di dover accettare alcuni tabu, e mantenerli fedelmente.
Domani mi metto in cammino per Betlemme.
Shalom
Cianki

giovedì 7 giugno 2007

ci siamo quasi....

Che effetto partire.....manca una settimana e mille cose da chiudere, noi capricorni vogliamo sempre aver tutto sotto controllo e questo a volte destabilizza....